Ipogeo dei Volumni (PG)
Ipogeo dei Volumni
Via Zenobia, 2 – Ponte San Giovanni (Pg)
Tel.+39.075.39.33.29
ORARI DI APERTURA
feriali e festivi: 9.00 – 13.00 , 15.30 – 18.30
luglio e agosto: 9.00 – 12.30, 16.30 – 19.00
Tutti i giorni.
COME RAGGIUNGERE L’IPOGEO DEI VOLUMNI?
L’ipogeo degli etruschi si trova appena fuori Perugia nella frazione di Ponte San Giovanni, comodamente raggiungibile in macchina. Arrivando da Assisi tramite la E45 si trova a pochi minuti in direzione Ponte San Giovanni.
Appena dopo l’attraversamento ferroviario, troverete sulla destra un edificio con il cartello “Ipogeo dei Volumni”. E’ la costruzione ottocentesca che sovrasta l’imbocco della tomba. Qualche decina di metri dopo, sempre sulla destra troverete un comodo parcheggio non custodito.
PICCOLE DRITTE …
La visita non è consigliata a chi soffre di claustrofobia. Per entrare nella tomba si deve scendere qualche metro sotto terra e vi assicuro che fa un certo effetto vedersi diversi metri di roccia sopra la testa.
Ricordate di portare con voi una felpa, l’ipogeo abbonda di umidità e voi rabbrividirete per il freddo dopo pochi minuti.
È possibile fare fotografie, anche con il flash, ma non con il cavalletto.
COS’E’ L’IPOGEO DEI VOLUMNI?
L’ipogeo dei Volumni è la tomba della famiglia etrusca dei Velimna. La tomba è interamente scavata nella roccia, vi si accede tramite una scalinata che scende di qualche metro in profondità dal piano di entrata moderno. Dalla scalinata tramite una porta intagliata nel travertino, che al momento della scoperta era chiusa da un lastrone di pietra, si accede alla prima stanza della tomba. La tomba nella sua interezza rappresenta una casa nobile di II a.C.
La prima stanza è l’atrio su cui si affacciano due stanzette sui due fianchi laterali. Oltrepassato l’atrio ci si trova di fronte al tablinum, la stanza principale, in cui sono state lasciate in situ delle urne di notevole valore, e ai lati si aprono due ulteriori stanze, i cubicola.
Le urne che troverete nel tablinum, sono quelle appartenenti al fondatore della tomba ed ai suoi famigliari più stretti. Questo si può sapere perchè la grande maggioranza delle urne ritrovate sono iscritte, riportano quindi nul coperchio dell’urna inciso il nome del deposto ed il suo patronimico (il nome del padre). Tramite lo studio di queste iscrizioni è stato possibile riprodurre quasi tutto l’albero genealogico della famiglia dei Velimna.
Nella tomba infatti al momento della scoperta sono state trovate una quarantina di urne, che vanno dal II secolo a.C. fino al I d.C. Le più recenti (dal I a.C. in poi) si possono riconoscere a vista d’occhio, in quanto hanno l’iscrizione in caratteri latini anzichè etruschi.
Le altre urne, di fattura più ordinaria e a volte grossolana, sono esposte all’entrata della tomba, lungo i fianchi della reception.
Da notare che la tomba, scavata a mano nella roccia (se state attenti vedrete anche i segni dello scalpello su alcune pareti meno rifinite), è decorata con la riproduzione del tetto, con frontoncini, animali affrontati, stipiti delle porte, tutto quanto serviva a farla sembrare una reale casa abitata.
LA NECROPOLI DEL PALAZZONE
L’ipogeo dei Volumni è solo una delle tante tombe che sono state trovate durante i lavori per la costruzione della ferrovia. Dopo la visita all’ipogeo, con lo stesso biglietto, potete uscire al sole (vedrete che vi farà molto piacere rivedere la luce) e visitare la necropoli del Palazzone con le sue tombe sparse e visitabili. Le tombe risalgono per lo più all’età ellenistica (IV-III a.C.) con alcune più rare di età arcaica (VI a.C.). Per la maggior parte si tratta di semplice camere scavate, ma alcune (ben segnalate) sono più complesse e composte da più vani.
Seguite le indicazione e vi troverete anche a visitare l’interessante Antiquarium, che contiene vari reperti ceramici, lapidei e bronzei, rinvenuti nella zona.